Durante il webinar è stato condiviso un approccio efficace all’innovazione dei percorsi di assistenza e cura tramite l’adozione di soluzioni digitali e di nuovi modelli organizzativi. Ecco un piccolo estratto della discussione:

Quali sono le direttrici cui fare riferimento quando si parla di approcciare al problema con metodo?

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Descrizione

Prima l’emergenza sanitaria ha messo in evidenza quanto per il nostro paese sia necessario un cambio di passo al fine di realizzare un sistema di assistenza e cura dei cittadini più vicino e connesso al territorio; ora,  il PNRR prevede di indirizzare importanti investimenti verso la modernizzazione della sanità, aumentando le possibilità del sistema di avvicinarsi ad un modello di sanità connessa e in grado di mettere le persone al centro. Con questi presupposti viene da domandarsi cosa ancora rallenti l’innovazione, impedisca il cambiamento e non permetta ai benefici potenziali di essere colti a pieno.

Nel confronto con chi quotidianamente vive in prima linea i processi sanitari e assistenziali, medici, infermieri, assistenti sociali, operatori di settore, la risposta sta nel fatto che il quadro risulta da una parte ricco di opportunità da cogliere, ma dall’altra anche di molte complessità da risolvere.

A tutti gli effetti si tratta di un cambiamento culturale che richiede di passare da una visione del percorso di assistenza e cura che si concentra sulle condizioni cliniche, escludendo gli aspetti sociali e psicologici, ad una visione del servizio come esperienza e percorso di interazione tra diversi attori e tecnologie centrato sulle persone (Mead&Bower, 2000).

Per questo, quando si parla di progetti di innovazione nel settore sanitario,  è necessario predisporre iniziative progettuali in grado di ripensare e attuare i nuovi modelli organizzativi distribuiti tra strutture sanitarie e realtà sul territorio e rivedere i percorsi di assistenza e cura in modo da indirizzare le “nuove” modalità di gestione al paziente giusto, nel contesto giusto e nel momento giusto.

La qualità di questi progetti si configura fondamentalmente sulla base del miglioramento dell’esperienza dei propri utilizzatori e quanto questa esperienza sia centrata su di essi per essere ricordata come positiva ed effettivamente di valore. Dal comprendere i flussi di lavoro e di utilizzo delle tecnologie esistenti, all’affrontare le sfide che hanno un impatto diretto o indiretto sui risultati di questa esperienza, così come il miglioramento del modo in cui le informazioni fluiscono al medico giusto al momento giusto, la ricerca con gli utenti e la profonda comprensione delle persone sono fondamentali per la progettazione di un prodotto e servizio di successo. Progettare senza queste informazioni è progettare alla cieca. 

Organizzatori

Roberta Facchini | CEO doDigital 

10+ anni di esperienza nella progettazione di processi e servizi digitali dall’ideazione al disegno di Service Blueprint e del modello di business. Conosce il settore e le peculiarità del settore Healthcare ed ha collaborato con enti pubblici e privati nell’ambito di progetti di innovazione dei percorsi di assistenza e cura. Ha maturato expertise verticale sulle metodologie di Service Design e Design Thinking sulle quali accompagna l’attività professionale con attività di didattica.

Daniel Casarin | CEO & Founer Adv Media Lab | Etnograph | Italian Design Farm

Daniel è il fondatore di Adv Media Lab e delle altre aziende consociate tra cui Etnograph e Italian Design Farm. Operando nel settore fin dal 2001, grazie alla sua specializzazione in design e system thinking, ha trovato nella digital transformation e nelle più moderne strategie di marketing e sales i più efficaci strumenti per aiutare aziende di qualsiasi dimensione a crescere in modo sostenibile e duraturo. Daniel collabora costantemente con think thank e Università italiane, supportando da advisor numerose organizzazioni e aziende anche no-profit.